L’11 marzo di 30 anni fa nasceva Internet, o meglio nasceva l’idea di quello che internet avrebbe potuto diventare col passare degli anni. Questa magnifica e sconvolgente idea fu di Tim Berners-Lee, dipendente del CERN di Ginevra, che aveva pensato ad un modo per navigare fra contenuti vari saltando da uno all’altro attraverso dei collegamenti ipertestuali.
Un modo per accorciare le ricerche non dovendo più leggere tutto un documento prima di poter passare a quello successivo o ad uno correlato di nostro interesse. Il tutto è contenuto in un documento Berners-Lee che inviò ai suoi capi e non era niente più che una proposta pensata per migliorare la comunicazione interna al CERN. Un’idea concreta che si dimostrò un’intuizione significativa per tutto il genere umano. Berners-Lee, infatti, ipotizzava un sistema distribuito di ipertesti. Nel gergo tecnico informatico, l’ipertesto è definito come un insieme non lineare di documenti, o file, eterogenei fra loro come immagini, testi, tracce musicali o video, collegate l’un l’altra attraverso delle connessioni logiche o collegamenti ipertestuale, i cosiddetti link.
Nasce il web, una rete in cui ogni lettore crea il suo percorso
Le scelte del lettore (o fruitore) che di volta in volta può cliccare su questo o quel collegamento in base al proprio interesse creano un percorso personalizzato. La metafora scelta per spiegare ciò che aveva in mente fu quella di una ragnatela, in inglese web, più comunemente poi definita rete, in cui ognuno poteva costruire il proprio percorso. In nuce questo pensiero portava già con sé l’idea della condivisione della conoscenza, oggi alla base di qualunque progetto on line. Ogni computer connesso in rete è come una piccola finestra o un piccolo altoparlante che può connettere un web designer di New York, con un copywriter a Tokyo.
Il mondo dell’Information Tecnology è radicalmente mutato in questi 30 anni, cose che ci sembravano impossibili sono oggi del tutto naturali. Qualche esempio? Un customer service automatizzato che risponde 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 grazie all’implementazione dell’Intelligenza Artificiale, che ha reso possibile i chatbot. Il World Wide Web ovviamente non avrebbe potuto esistere senza la presenza di un collegamento reale fra calcolatori o computer. In principio fu ARPAnet, progetto degli anni ’60 del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti d’America nato con l’obbiettivo di preservare le comunicazioni militari anche in caso di scoppio di una guerra nucleare.
WWW, la rivoluzione digitale di internet
La nascita del WWW, ovvero di un protocollo informatico che permettesse di raggiungere documenti in rete senza dover digitare sulla tastiera lunghi e difficili comandi fu poi alla base della rivoluzione digitale di internet. Dal dicembre ’90, quando la prima pagina web fu messa on line grazie ad una versione aperta di internet, partì un viaggio senza sosta verso le continue innovazioni ed evoluzioni a cui ancora oggi assistiamo. Il World Wide Web ha modificato anche la percezione stessa della realtà, andando ad agire su strutture preconcette per anni considerate immodificabili.
Pensiamo a cosa ha significato l’avvento di Internet. Oggi avere un sito web è imprescindibile, qualcosa che 30 anni non esisteva è oggi alla base di qualsivoglia strategia commerciale. O ancora pensiamo al marketing, lo sviluppo del digital marketing e dei social media. Tutte realtà che non esisterebbero senza l’intuizione di Tim Berners-Lee. Un anniversario così importante è utile per fare una riflessione sulla vostra strategia di digital marketing e magari per ripensare qualche attività. Contattateci per un primo incontro conoscitivo, valuteremo la vostra realtà e vi proporremo un piano di comunicazione personalizzato in base alle vostre esigenze.