In questo momento storico delicato, in cui arrivare ai propri clienti dal vivo è difficile, la figura dell‘influencer marketing ha assunto una dimensione casalinga: l’utilizzo dei selfie è un modo efficace per entrare nelle case delle persone e farle sentire parte del brand.
Man mano che emerge questa nuova normalità dell’economia domestica, gli influencer, o chi ci mette la faccia dietro al brand, sono in una posizione unica per catturare l’attenzione del consumatore. Tramite i selfie o i video in cui si riprendono, creano contenuti persuasivi per aiutare i marchi nei loro sforzi digitali a mantenere la fiducia, la lealtà e gli acquisti dei clienti, soprattutto nei periodi in cui le abitudini e le esigenze di acquisto sono in continua evoluzione. Oggi più che mai, i consumatori si rivolgono ai social media per contenuti, comodità e creatività.
Non è una questione di essere egocentrici, fan della fotografia o vergognarsi dietro ad un obiettivo: al selfie, una delle più grandi tendenze digitali, nessuno è scappato. Il selfie non è solo un autoscatto, ma un vero e proprio strumento comunicativo, così potente da diventare uno strumento di marketing.
Conoscere gusti e abitudini dei propri clienti è di fondamentale importanza per le aziende che cercano, sempre di più, metodi efficaci per raccogliere dati, informazioni e abitudini dei loro potenziali clienti. Le strategie di marketing per trasformare i propri lead in clienti e instaurare una fidelizzazione di lungo periodo sono in continua evoluzione tanto da essere arrivate da qualche anno ad utilizzare anche foto e selfie che stimolino la creatività.
Ci sono diversi modi di includere il selfie nella propria strategia di marketing. Gli eventi, per esempio, rappresentano un’ottima occasione per entrare in contatto diretto con i consumatori e creare un’interazione ad alto livello di engagement.
E chi dice che la tecnologia non può essere affiancata anche alla cultura? Per esempio, l’idea dietro all’iniziativa #MuseumSelfieDay, lanciata per la prima volta da Mar Dixon, è semplice ma efficace: elevare culturalmente la pratica del selfie, riprendendo sé stessi al museo davanti a un’opera famosa, o far credere che sia l’opera stessa – in maniera forse un po’ goliardica – a farsi un selfie.
Non solo musei, il selfie è una pratica che può essere sfruttata in molte occasioni non-profit: da #nomakeupselfie, per la promozione della bellezza autentica, quella che non ha bisogno del trucco, a #ILookLikeAnEngineer per sensibilizzare alla tematica della diversità.
Anche nel mondo dei BIG, il selfie è stato protagonista di campagne marketing di successo nel corso degli ultimi anni:
- Nel mondo delle serie TV, The Walking Dead deve la sua grande popolarità a campagne realizzate sui social. Quella con il maggior engagement è stata #DeadYourSelf che permetteva, mediante un’app, di trasformare il proprio viso in quello di uno zombie e di condividerlo online. La risposta degli utenti è stata altissima.
- Nel 2014 Beats, per lanciare le nuove cuffie, ha incoraggiato Influencer e utenti ad copiare il video di Karen X per emulare il Donut Selfie, un modo di fare video ruotando lo smartphone attorno a sé, riprendendo la forma della ciambella. Ovviamente nel video era necessario indossare le cuffie Beats: in poche settimane la campagna ha realizzato 10,6 milioni di visualizzazioni.
- Volvo nel 2019 lancia la campagna #SelfieForsafety, in cui gli utenti condividono le loro foto in auto con la cintura di sicurezza. La campagna ha avuto molto successo e ha svelato che ben 4 persone su 10 mettono le cinture di sicurezza in maniera errata.
Ma quindi, perché i selfie sono così efficaci?
- Perché permettono di raccontare una storia attraverso le immagini (sappiamo che per il cervello umano hanno un impatto diverso delle parole);
- umanizzano e personificano un brand (rendendolo così subito più vicino ai propri clienti);
- hanno un maggiore livello di engagement (l’utente si sente partecipe direttamente o di un momento “privato”) e quindi è un modo di connettersi e relazionarsi con i propri utenti;
- permettono di mostrare la propria personalità e guadagnare quindi credibilità e fiducia;
- tramite i selfie è possibile dare consigli e trasmettere dei valori;
- rappresentano un vero e proprio punto di incontro e contatto con i clienti.
Tutti questi aspetti vanno a formare uno strumento molto efficace per comunicare la propria personalità e consolidare la propria immagine in quanto brand. Attenzione però, se il selfie è uno strumento così potente è altrettanto delicato: basta poco infatti per scivolare nel “troppo poco professionale” o nel banale.
Ora avete un altro strumento nel vostro arsenale di contenuti visivi da utilizzare! Proverete a includere il selfie nel vostro social media marketing? Se sì, scriveteci! Saremo felici di aiutarvi nel creare la migliore pozione per sfruttare al meglio questo tool!